giovedì 18 febbraio 2010

Sulla gioia

La mente spaziosa è fonte di gioia. Una mente, non ottenebrata dai pensieri ma libera di soffermarsi sulla pienezza del momento presente, è pienamente consapevole e per questo gioiosa.
Nulla può cambiare questa fonte di gioia che è illimitata, nè la mancanza di rispetto da parte del prossimo, nè la svalutazione di chi cerca di toglierci la nostra dignità.
Il rispetto è la capacità di ascoltare l'altro. Chi non è in grado di ascoltarci ora non significa che non sarà in grado di farlo in futuro. Provare avversione verso chi ci manca di rispetto è il più grande errore che possiamo fare perchè la diretta conseguenza è un ostruzione al canale della nostra gioia. Inoltre si allontana l'opportunità che l'altro possa davvero comprenderci. Accogliere, con gentilezza amorevole, anche chi ha commesso un grande torto nei nostri confronti è lasciar cadere il seme dell'opportunità di essere ascoltati un giorno, senza riserve, e quindi con rispetto.
La dignità è il valore che noi diamo a noi stessi. Possiamo pensare che chi ci svaluta ci sta togliendo la nostra dignità. E' in quel momento che si tenta di recuperare il torto subito riempiendo nuovamente l'otre dell'ego svuotato dall'altro. Ma davvero una persona può svuotare il contenitore di ciò che siamo? Siamo così poca cosa? Se agiamo con rettitudine, con consapevolezza e con gioia la svalutazione dell'altro è la carezza di una piuma sulla fronte.

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