sabato 11 dicembre 2010

A world in a grain of sand

To see a World in a Grain of Sand
And a Heaven in a Wild Flower,
Hold Infinity in the palm of your hand
And Eternity in an hour.

William Blake

martedì 4 maggio 2010

Terra

Affonda le dita nella terra, senti la soffice consistenza, l'umidore che ti bacia la pelle. Veleggia nel pungente profumo dell'humus di sottobosco. Chiudi gli occhi e lasciati trasportare perché la terra sarà l'ultima cosa che sentirai quando non potrai più riaprirli.

Paura

Un pizzico di paura è solo un mostriciattolo da schiacciare con la punta delle dita. Quando l'ectoplasma dell'ansia ti si avvolge attorno al collo, fai un profondo respiro e lascialo scivolare ai tuoi piedi. Quando la rabbia avvampa tra gli sterpi del conflitto non perdere tempo a gettare secchiate d'acqua; semplicemente allontanati con la testa, con il corpo e col cuore.

Sapere ciò che vuoi

Quando sai ciò che vuoi non sei più in balia degli eventi, poiché il mondo comincia a ruotare nella direzione che hai impresso con le tue decisioni.

giovedì 18 febbraio 2010

La mente stanca

Quando la mente è stanca si può appoggiare sul respiro.
Si odono i suoni provenire dall'ambiente ma non si ha più la necessità di assocciare un nome o un pensiero a ogni suono.
La mente è vuota: anche se dovesse affiorare un pensiero, questo è perduto, come il filo di un palloncino azzurro nell'immenso azzurro del cielo.

Sulla gioia

La mente spaziosa è fonte di gioia. Una mente, non ottenebrata dai pensieri ma libera di soffermarsi sulla pienezza del momento presente, è pienamente consapevole e per questo gioiosa.
Nulla può cambiare questa fonte di gioia che è illimitata, nè la mancanza di rispetto da parte del prossimo, nè la svalutazione di chi cerca di toglierci la nostra dignità.
Il rispetto è la capacità di ascoltare l'altro. Chi non è in grado di ascoltarci ora non significa che non sarà in grado di farlo in futuro. Provare avversione verso chi ci manca di rispetto è il più grande errore che possiamo fare perchè la diretta conseguenza è un ostruzione al canale della nostra gioia. Inoltre si allontana l'opportunità che l'altro possa davvero comprenderci. Accogliere, con gentilezza amorevole, anche chi ha commesso un grande torto nei nostri confronti è lasciar cadere il seme dell'opportunità di essere ascoltati un giorno, senza riserve, e quindi con rispetto.
La dignità è il valore che noi diamo a noi stessi. Possiamo pensare che chi ci svaluta ci sta togliendo la nostra dignità. E' in quel momento che si tenta di recuperare il torto subito riempiendo nuovamente l'otre dell'ego svuotato dall'altro. Ma davvero una persona può svuotare il contenitore di ciò che siamo? Siamo così poca cosa? Se agiamo con rettitudine, con consapevolezza e con gioia la svalutazione dell'altro è la carezza di una piuma sulla fronte.